Pianoforte - IC Barlassina

Pianoforte

Il pianoforte…chi non conosce questo strumento? Nel suo nome racchiude  in sé il concetto stesso  della sua natura: uno strumento che può rendere  un’ intera gamma  di volume sonoro a seconda del tocco che il musicista imprime al tasto, spaziando dal pianissimo al fortissimo, presentando un infinito ventaglio di “colori” dinamici. La sua nascita, nella seconda metà del 1700 (anche ad opera di un costruttore italiano, Bartolomeo Cristofori), costituisce l’evoluzione di questa caratteristica rispetto agli strumenti a tastiera presenti fino a quell’epoca, che il “piano” e il “forte”  non potevano renderlo (il clavicembalo fra tutti).

E’ uno strumento a corde percosse da martelli ricoperti da feltro e azionati dai tasti, e presenta parti importanti di legno ma anche un’anima di metallo (ghisa) che deve resistere alla tensione fortissima data dalle oltre duecento corde d’acciaio.

Il pianoforte può essere uno strumento solista, con un repertorio sconfinato di brani di svariati generi e scritti in varie epoche, ma può accompagnare egregiamente nella sua versatilità tutti gli altri strumenti, compresa la voce. Sulla sua tastiera di 88 tasti è possibile addirittura  riassumere i suoni di un’orchestra intera, e per questo motivo è uno strumento indispensabile per tutti i compositori.

Il pianoforte può essere di due tipologie: a coda ( ovvero da concerto ) o verticale ( da studio), che mantengono le medesime  caratteristiche della meccanica e del numero dei tasti . Nella nostra scuola è presente un ottimo pianoforte verticale, sul quale gli alunni fanno lezione, oltre a numerosi pianoforti digitali che vengono usati nella musica d’insieme e durante le esercitazioni orchestrali.

Pianoforte a coda